A CONTATTO CON IL CAVALLO. (La Monta Naturale).
La monta naturale o la monta a pelo, è una delle pratiche, o meglio, è la pratica PIU' bella in assoluto.
E' il modo migliore per sentirti a contatto con il cavallo, si diventa un binomio perfetto... Ci sei solo tu, e il tuo fedele amico.
Di certo, non è una monta facile, poichè non hai un appoggio, e c'è più rischio di caduta, ma in fin dei conti, vale la pena rischiare giusto? La cosa più bella in assoluto è andare in un bel prato, soli, tu e il tuo cavallo, a farsi una bella galoppata a pelo, modi indiana.
Di sicuro per praticare la monta naturale bisogna avere un ottimo feeling con il cavallo. E in più bisogna avere un po' di sicurezza e stabilità, perchè comunque, l'equilibrio nella monta naturale è la cosa più essenziale. Ma sopratutto essere sicuri di questa scelta, vi assicuro che NON VE NE PENTIRETE!
E' il modo migliore per sentirti a contatto con il cavallo, si diventa un binomio perfetto... Ci sei solo tu, e il tuo fedele amico.
Di certo, non è una monta facile, poichè non hai un appoggio, e c'è più rischio di caduta, ma in fin dei conti, vale la pena rischiare giusto? La cosa più bella in assoluto è andare in un bel prato, soli, tu e il tuo cavallo, a farsi una bella galoppata a pelo, modi indiana.
Di sicuro per praticare la monta naturale bisogna avere un ottimo feeling con il cavallo. E in più bisogna avere un po' di sicurezza e stabilità, perchè comunque, l'equilibrio nella monta naturale è la cosa più essenziale. Ma sopratutto essere sicuri di questa scelta, vi assicuro che NON VE NE PENTIRETE!
I FILM PIU' CONSIGLIATI SUI CAVALLI.
Beh, di quelli che ho visto, pochi hanno davvero attirato la mia attenzione e fatto venire i brividi. Vi consiglio questi film.
L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI.
L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI.
Grace e una sua amica, durante una gita in un bosco imbiancato dalla neve, scivolano con i cavalli proprio mentre sta passando un tir, che le investe. Grace riesce a salvarsi grazie all'intervento del suo cavallo Pilgrim, ma cadendo si rompe una gamba, che le viene amputata. La sua amica resta uccisa insieme al suo cavallo. Dopo questo incidente drammatico la vita di Grace cambia radicalmente. Ora può contare solo sulle sue stampelle, e cade in una profonda depressione. Intanto Pilgrim, completamente inavvicinabile, è rimasto gravemente ferito. Ciò nonostante la madre di Grace, Annie, decide di non abbatterlo, e facendo una ricerca su Internet, apprende dell'esistenza di un cowboy, Tom Booker, che cura i cavalli. Alla prima telefonata questi rifiuta, ma quando Annie si fa presentare alla sua porta nel Montana, con Grace, lui non può che accettare la sua proposta di curare Pilgrim. I primi approcci sono vani, ma con pazienza e forza di volontà, Tom riesce nella sua impresa a salvare Pilgrim, intanto crea un profondo legame con Grace, ma soprattutto con Annie, con cui si crea invece un rapporto più che amichevole; infatti i due si innamorano. Si presenta nel Montana il marito di Annie. A questo punto lei è costretta a decidere tra un'avventurosa vita nel Far West insieme a Tom e ai suoi cavalli, o la sua solita vita con suo marito e sua figlia a New York. Alla fine, tra le lacrime, parte insieme al suo cavallo, lasciando che il bene che provava per suo marito e sua figlia si sovrapponga al suo amore per Tom.
Trovo questo film bellissimo, che si basa sull'amore di un cavallo mostrato alla sua amica. ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!
Trovo questo film bellissimo, che si basa sull'amore di un cavallo mostrato alla sua amica. ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!
WAR HORSE
A un'asta di paese, in un villaggio del Devon, Ted Narracott, un piccolo affittuario di una fattoria dove vive con la moglie Rose e il figlio Albert, acquista un cavallo per trenta sterline. Rimproverato dalla consorte, che lo accusa di essersi fatto ingannare, trova invece d'accordo il figlio, che ben presto instaura un rapporto di profondo affetto con l'animale, cui assegna il nome di Joey. Con lui cercherà eroicamente di dissodare un campo per pagare l'affitto che la famiglia deve a Lyons, il proprietario della fattoria. I suoi sforzi, ammirati da tutti i membri della comunità del villaggio, vengono però vanificati da una forte pioggia che distrugge il raccolto. Il padre di Albert, allora, come extrema ratio, decide di vendere Joey all'esercito inglese, impegnato a scendere in campo nella grande guerra. Albert corre a impedire la vendita, ma arriva troppo tardi e il capitano Nicholls, nuovo proprietario dell'animale, gli promette che avrà cura del cavallo e se possibile al termine della guerra glielo restituirà.
La scena si sposta allora sull'attraversamento inglese della Manica (la trama segue passo per passo la vicenda del cavallo, con i personaggi umani come contorno), e sulla morte di Nicholls in Francia in uno scontro con l'esercito tedesco.
Joey tuttavia sopravvive, venendo catturato assieme a Topthorn (il cavallo del maggiore Stewart) dai teutonici, tra i quali due ragazzi dell'esercito, Gunther e Michael, che cominciano ad affezionarvisi. La loro fuga assieme ai cavalli rubati è però fatale; scoperti, vengono fucilati per diserzione. I giovani erano stati trovati in un mulino situato in un possedimento terriero che apparteneva a un anziano signore francese che viveva da solo con l'orfana nipotina Emilie. È proprio lei a rinvenire gli animali. Da sempre desiderosa di imparare a cavalcare, si affeziona alle bestie chiamandole François e Claude. Il loro destino li conduce però nuovamente in mano tedesca dove un soldato pieno di umanità cerca in ogni modo di salvarli, feriti e senza presa sugli insensibili ufficiali, che considerano gli animali solo in funzione utilitaristica abbassandosi così al punto da essere più bestie dei cavalli, capaci invece di avere un rapporto pulito con chi sa apprezzarli. Joey riesce a sopravvivere, messo in fuga dal tedesco complice, mentre il suo quadrupede amico soccombe.
Joey non trova mai padroni casuali, né casualmente questi vengono in contatto con l'animale, perché sussiste un fil rouge, una invisibile comunione di sentimenti che permette loro di riconoscersi a vicenda.
Siamo ormai arrivati al 1918, alle fasi finali del conflitto, e qui ritroviamo Albert che, nel frattempo arruolatosi è diventato un valoroso combattente. Dopo uno scontro coi tedeschi viene gravemente colpito agli occhi dal gas nemico. Ricoverato, viene a sapere di un cavallo che è miracolosamente riuscito a sopravvivere pur rimanendo impigliato fra i reticolati della terra di nessuno. Gli ufficiali, avendo notato che è ferito, stanno per abbattere il cavallo quando Albert, ancora bendato, capisce che il cavallo è Joey chiamandolo col richiamo d'un tempo. La commozione generale induce i medici a curarlo e al termine della guerra, quando viene ordinato di vendere al mercato i cavalli, i commilitoni fanno una colletta per aiutare Albert a ricomprarlo. Quando il macellaio del paese supera l'offerta di Albert irrompe a sorpresa il nonno francese che aveva conosciuto Joey, che lo compra grazie all'inavvicinabile cifra di 100 sterline. Per lui, rimasto ormai solo (la nipote è morta), quell'animale è ormai l'unica cosa che gli ricordi l'adorata Emilie. Albert, pur dispiaciuto, è ormai pronto a separarsi dal cavallo quando questi, tirato avanti dal suo nuovo padrone, torna indietro per stare con Albert. Il francese, profondamente commosso, viene nel frattempo a conoscenza della storia che lega il giovane e l'animale, storia che trova conferma quando Albert riconosce la bandiera del reggimento del padre, bandiera che il nonno aveva rinvenuto addosso a Joey. Conscio del fatto che la sua Emilie voleva il bene di Joey (o François che sia), cede allora definitivamente il cavallo ad Albert che, abbracciato dai genitori al suo rientro nel Devon, restituisce al padre la bandiera(che questi, come avevamo appreso all'inizio, aveva portato con sé nella seconda Guerra Boera, dopo la quale era stato insignito di importanti medaglie per il comportamento eroico tenuto alla battaglia del Transvaal) capendo finalmente perché questi non gli avesse mai parlato della guerra, di quelle inutili carneficine cui Joey, ora beato in mezzo ad un suggestivo tramonto, è e sempre sarà estraneo.
Anche questo film è fantastico, con l'amore che nonostante la guerra il cavallo prova verso il suo primo padrone. E poi il cavallo diventerà un cavallo da guerra.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO!
La scena si sposta allora sull'attraversamento inglese della Manica (la trama segue passo per passo la vicenda del cavallo, con i personaggi umani come contorno), e sulla morte di Nicholls in Francia in uno scontro con l'esercito tedesco.
Joey tuttavia sopravvive, venendo catturato assieme a Topthorn (il cavallo del maggiore Stewart) dai teutonici, tra i quali due ragazzi dell'esercito, Gunther e Michael, che cominciano ad affezionarvisi. La loro fuga assieme ai cavalli rubati è però fatale; scoperti, vengono fucilati per diserzione. I giovani erano stati trovati in un mulino situato in un possedimento terriero che apparteneva a un anziano signore francese che viveva da solo con l'orfana nipotina Emilie. È proprio lei a rinvenire gli animali. Da sempre desiderosa di imparare a cavalcare, si affeziona alle bestie chiamandole François e Claude. Il loro destino li conduce però nuovamente in mano tedesca dove un soldato pieno di umanità cerca in ogni modo di salvarli, feriti e senza presa sugli insensibili ufficiali, che considerano gli animali solo in funzione utilitaristica abbassandosi così al punto da essere più bestie dei cavalli, capaci invece di avere un rapporto pulito con chi sa apprezzarli. Joey riesce a sopravvivere, messo in fuga dal tedesco complice, mentre il suo quadrupede amico soccombe.
Joey non trova mai padroni casuali, né casualmente questi vengono in contatto con l'animale, perché sussiste un fil rouge, una invisibile comunione di sentimenti che permette loro di riconoscersi a vicenda.
Siamo ormai arrivati al 1918, alle fasi finali del conflitto, e qui ritroviamo Albert che, nel frattempo arruolatosi è diventato un valoroso combattente. Dopo uno scontro coi tedeschi viene gravemente colpito agli occhi dal gas nemico. Ricoverato, viene a sapere di un cavallo che è miracolosamente riuscito a sopravvivere pur rimanendo impigliato fra i reticolati della terra di nessuno. Gli ufficiali, avendo notato che è ferito, stanno per abbattere il cavallo quando Albert, ancora bendato, capisce che il cavallo è Joey chiamandolo col richiamo d'un tempo. La commozione generale induce i medici a curarlo e al termine della guerra, quando viene ordinato di vendere al mercato i cavalli, i commilitoni fanno una colletta per aiutare Albert a ricomprarlo. Quando il macellaio del paese supera l'offerta di Albert irrompe a sorpresa il nonno francese che aveva conosciuto Joey, che lo compra grazie all'inavvicinabile cifra di 100 sterline. Per lui, rimasto ormai solo (la nipote è morta), quell'animale è ormai l'unica cosa che gli ricordi l'adorata Emilie. Albert, pur dispiaciuto, è ormai pronto a separarsi dal cavallo quando questi, tirato avanti dal suo nuovo padrone, torna indietro per stare con Albert. Il francese, profondamente commosso, viene nel frattempo a conoscenza della storia che lega il giovane e l'animale, storia che trova conferma quando Albert riconosce la bandiera del reggimento del padre, bandiera che il nonno aveva rinvenuto addosso a Joey. Conscio del fatto che la sua Emilie voleva il bene di Joey (o François che sia), cede allora definitivamente il cavallo ad Albert che, abbracciato dai genitori al suo rientro nel Devon, restituisce al padre la bandiera(che questi, come avevamo appreso all'inizio, aveva portato con sé nella seconda Guerra Boera, dopo la quale era stato insignito di importanti medaglie per il comportamento eroico tenuto alla battaglia del Transvaal) capendo finalmente perché questi non gli avesse mai parlato della guerra, di quelle inutili carneficine cui Joey, ora beato in mezzo ad un suggestivo tramonto, è e sempre sarà estraneo.
Anche questo film è fantastico, con l'amore che nonostante la guerra il cavallo prova verso il suo primo padrone. E poi il cavallo diventerà un cavallo da guerra.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO!
FLICKA UNO SPIRITO LIBERO.
Katy McLaughlin, è una studentessa sedicenne che ritorna nel Wyoming dove il padre gestisce un ranch, allevando cavalli. Katy è una ragazza testarda che si ribella alle tradizioni che il padre cerca di inculcarle, lei vorrebbe gestire il ranch ma il padre preferibbe affidarlo all'altro figlio. Katy trova una mustang selvaggia, e decide di chiamarla Flicka, addestrarla e farne una cavalla da monta, così da dimostrare al padre che ormai è grande e sa assumersi le responsabilità di una persona matura. ma... TOCCA A VOI SCOPRIRLO! Bellissimo! Davvero il cavallo che ancora in questo caso riconosce la sua vera padrona e amica.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO!
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO!
Ecco questi sono i film che trovo in assoluto i migliori. Poi sicuramente c'è ne saranno molti altri, ma ora mi vengono in mente questi. LI CONSIGLIO TUTTI E TRE!!